La giocatrice italiana racconta la sua malattia e la rinascita attraverso il sitting volleyball
“Sono Giulia Aringhieri, ho la sclerosi multipla ed ora gioco a sitting volleyball. Dobbiamo far conoscere questa disciplina a disabili e normodotati, è un dovere perché promuovere il sitting significa stare insieme e trasmettere i valori di inclusione di questa disciplina che mi ha fatto rinascere proprio quando la vita mi ha messo davanti la sfida più difficile. Stare insieme ci da forza, la passione e la voglia di vincere ci fa andare avanti ed è per questo che invito tutti a sedersi in campo per mettersi alle spalle i brutti ricordi e le sofferenze per affrontare il futuro con il sorriso di chi sa di essere entrato a far parte di una splendida famiglia”.
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